Christiania, il quartiere libero di Copenaghen che non conoscevi

Tra magazzini semi abbandonati, baracche nel verde, case in pieno stile hippie, murales colorati e sculture all’aperto, ci troviamo a Christiania, il quartiere libero di Copenaghen dove (quasi) tutto è concesso.

Divenuto negli anni una meta turistica piuttosto nota, il quartiere di Christiana è sicuramente uno dei luoghi più curiosi e particolari in cui potrete passeggiare durante la vostra permanenza danese. Fondata nel 1971 e localizzata nel cuore di Copenghen, questa “città nella città” vi accoglierà nelle sue strade stravaganti e bizzarre in modo tutt’altro che banale.

La storia del quartiere di Christiania

Christiana è un luogo unico al mondo. Nata come esperimento sociale e tramutata negli anni in attrazione turistica, il quartiere basa la sua esistenza  su un’ideologia anarco-pacifista, ovvero sull’utopia del rispetto e del libero arbitrio.

Christiania il quartiere libero di Copenaghen

La storia del quartiere di Christiana inizia a fine anni Sessanta e  precisamente in concomitanza con  l’insediamento del primo nucleo di hippie e squatter danesi che occupano gli spazi “dimenticati” del
quartiere di Christianshavn.
Ma non lasciatevi illudere dall’idea di quartiere. Infatti, la sua superficie che va  tra la via Refshalevej e le sponde del canale Stadsgraven si estende su un’area di 34 ettari.

Come si percepisce passeggiando tra  le caserme e i magazzini abbandonati di Bådsmandsstræde, originariamente il quartiere libero di Copenaghen era una base navale di appartenenza dell’esercito danese. In passato le caserme custodivano l’artiglierie necessaria, mentre oggi, non svolgendo più il loro ruolo, le ritroverete ricoperte di murales e graffiti dai colori brillanti 

Cosa rende unico il quartiere libero di Copenaghen

Christiania ha tutto l’occorrente per essere una città. Infatti, oltre ai famosi negozietti d’artigianato, non mancano i servizi per i cittadini, interamente autogestiti.
Ma non è tutto, in quanto il quartiere libero di Copenaghen è anche conosciuto per i suoi coloratissimi edifici e per la mancanza di automobili, le quali hanno il divieto di circolazione. 
Infine, una delle vie che attrae maggiormente i suoi visitatori è la pusher street, tipicamente decorata con lanterne rosse. Come si può ben comprendere dal suo nome, in questa parte del quartiere è facile trovare droghe leggere come marijuana o hashish, ma anche numerosi negozi specializzati in articoli per fumatori.
Mentre camminate tra le vie di della pusher street ricordatevi di non 
scattare foto e fare video in quanto è vietato assieme divieto di armi e droghe pesanti: pena l’espulsione dal territorio.

Christiania il quartiere libero di Copenaghen
Christiania il quartiere libero di Copenaghen

Christiania oggi

Se da un lato il governo danese ha tentato per anni e senza successo l’espulsione degli occupanti da Christiania, dall’altro i suoi abitanti non si sono dati per vinti. Infatti, dopo anni in cui il suo status legale è rimasto incerto, i residenti del quartiere libero di Copenaghen sono riusciti nel loro intento, raggiungendo un accordo con il governo danese. per il riconoscimento di Christiania come suolo autogestito.

Oggi, il quartiere libero di Copenaghen è parzialmente autogovernato dalla città danese che lo ospita. Ma al contempo, ha conseguito una propria condizione di semi-legalità come comunità indipendente.

La vita comunitaria di Christiana oggi conta un migliaio di abitanti circa, ma le sue porte sono aperte ad oltre un milione di turisti tra cui artisti e musicisti in cerca d’ispirazione.

Come raggiungere Christiania

Raggiungere Christiana è molto semplice in quanto si trova proprio nel centro di Copenhagen a circa 4 km dalla Stazione Centrale e dal parco dei divertimenti di Tivoli.

Il modo migliore per raggiungerla è a piedi o con una bella pedalata per ammirare gli splendidi palazzi della capitale. Diversamente è facilmente raggiungibile con l’autobus o la metropolitana in appena 15 minuti.

Il quartiere di libero di Copenaghen ha anche la sua bandiera, composta da tre cerchi gialli uno accanto all’altro su sfondo rosso. Dietro ad ogni elemento si nasconde un significato, infatti i dischi gialli fanno riferimento ai puntini sulle tre “i” della parola Christiania. Ma non è tutto, in quanto la comunità ha adottato come proprio inno anche la canzone di protesta del gruppo rock Bifrost I kan ikke slå os ihjel (“Non potete ucciderci”).

EAT COPENAGHEN