Civita di Bagnoregio, la città che muore

A meno di 30 km di distanza da Viterbo, sorge Civita di Bagnoregio, un luogo unico e surreale sospeso nel tempo e nello spazio.

Civita, la città che muore

Con i suoi 2.500 anni di storia, Civita di Bagnoregio è considerato uno dei borghi etrusco-medioevali italiani più belli e suggestivi della nostra Penisola.

Infatti, ciò che rende questo luogo così magico e fiabesco è il fatto di essere posizionato in cima ad una collina di tufo. Da qui, dopo aver percorso lo stretto ponte pedonale (nonchè unica strada per raggiungere Civita), avrete la possibilità di godere di un panorama privilegiato e suggestivo sulle colline laziali.
Nonostante la sua bellezza spigolosa e quasi surreale,  la formazione geologica su cui nasce Civita, le impone di sottoporsi a monitoraggi periodici. Difatti, a causa delle continue erosioni e della sua precarietà strutturale, la popolazione è ridotta a solamente 11 persone.

Ad ogni modo, soprattutto nel periodo estivo, grazie ai numerosi locali e B&B, il Borgo è divenuto attrazione turistica di centinaia di visitatori, curiosi di camminare tra le strade della “città che muore”.

Come raggiungere Civita di Bagnoregio

cielo azzurro, casa di mattoni, piante

Per raggiungere Civita in auto:

  • da nord: è necessario seguire l’A1 in direzione Roma;
  • da sud: dopo aver lasciato l’A1 al casello di Orvieto, basterà proseguire sulla statale Roma-Bagnoregio per circa due ore.

Negli ultimi anni, a seguito dell’incremento di visitatori, l’amministrazione comunale ha deciso di introdurre il pagamento di un ticket d’ingresso al fine di tutelare il borgo (5 euro nei giorni festivi e 3 euro nei feriali). In questo modo, il Comune riesce ad offrire le dovute manutenzioni. Si pensi che secondo le stime dei geologi dell’Università di Orvieto, il terreno su cui sorge Civita di Bagnoregio si sgretola annualmente di 7 centimetri!

cielo azzurro, casa di mattoni, albero

Curiosità su Civita di Bagnoregio

cielo azzurro, casa di mattoni, arco di pietra

Proprio per la sua unicità, ogni anno Civita è meta ambita da italiani, americani e in particolar modo da giapponesi. Questi ultimi, dopo aver scoperto che l’Isola sospesa di Laputa – Castello nel cielo (1986) di Hayao Miyazaki, si ispirava proprio al paese laziale, non perdono l’occasione di visitarla di persona.

Ma il capolavoro d’animazione giapponese non è l’unica opera che vede Civita di Bagnoregio al centro dell’ambientazione cinematografica. Infatti tra gli altri film girati a Civita ricordiamo lo sceneggiato di Pinocchio di Alberto Sironi del 2009, ma anche  “I due colonnelli” del 1963 di Totò o una famosa scena di Amici miei di Mario Monicelli.

La candidatura a Patrimonio Unesco 2022

Sebbene le sua peculiarità  la rendano unica a livello mondiale, ad oggi Civita di Bagnoregio non rientra all’interno del Patrimonio Unesco. Proprio per questo motivo, il Consiglio esecutivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco – unico organo con tale facoltà – ha candidato il borgo laziale come “Paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio”  per il 2022.  Il progetto è stato promosso dalla Regione Lazio e dal Comune di Civita di Bagnoregio in collaborazione con il ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo (Mibact).

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“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” – Gustave Flaubert

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