Unire i puntini: Jobs agli studenti della Stanford University

Sebbene sia ben noto alla stragrande maggioranza, ho scoperto il discorso di Steve Jobs pronunciato per i ragazzi della Stanford University solamente da qualche mese. Nei 10 minuti di video, Jobs racconta 3 avvenimenti personali, aggiungendo spunti di riflessioni e sfumature sagge e illuminanti. In particolare, sono rimasta colpita dalla prima delle tre, dove in modo ottimista e speranzoso, parla dell’impossibilità di unire i puntini a priori.

Ho guardato questo video più volte. Ognuna, mi ha fatto cogliere dettagli e insegnamenti di vita, coraggio e ambizione. Ho ascoltato con estremo trasporto le parole di Jobs e sono rimasta affascinata dalla sua determinazione e dall’incessante fiducia.

Ho condiviso questo pensiero con diverse persone. Alcune lo conoscevano già. E come me, erano rimaste ammaliate dalla sua ascendenza. Altre, in modo incredulo, mi guardavano come a dire “non ci avevo mai pensato”. Ma ricordo, come la riflessione di una di loro mi avesse colpito più delle altre: “stai parlando dell’inventore di Apple. Una delle persone più carismatiche e menti più brillanti della nostra epoca: non di uno a caso. Tutti quelli che hanno avuto successo dicono così: avevano un sogno, l’hanno realizzato. Non ho mai sentito un fallito affermare le stesse cose“.

Queste parole mi hanno fatto riflettere. Inizialmente mi hanno appiattito e mi hanno messo di fronte ad una triste realtà: per quanto ci si provi, non tutti riescono nel proprio intento. Ma in un secondo momento, ho capito che in realtà non si parlava solamente del conquistare l’obiettivo finale. Era un discorso più profondo, di fiducia, rispetto, ascolto di se stessi e delle proprie sensazioni. Di quel qualcosa che Jobs definisce “pancia, destino, vita, karma”. 

«Quindi, non è possibile “unire i puntini” guardando avanti;
si possono unire solamente a posteriori, guardando indietro.
Pertanto bisogna aver sempre fiducia che i puntini in qualche modo,
nel vostro futuro, si uniranno. Dovete credere in qualcosa: la vosta pancia,
destino, vita, karma, qualsiasi cosa. Questo approccio non mi ha mai
abbandonato e ha sempre fatto la differenza nella mia vita»
steve jobs: unire i puntini
Steve Jobs

Unire i puntini: crederci troppo o non abbastanza?

La mia domanda quindi è: quanto credeva e quanto dava ascolto alle sue sensazioni, Jobs? Ma soprattutto qual è la linea che segna il passaggio tra il credere troppo in un qualcosa di infondato al non crederci abbastanza? Qual è il momento in cui bisogna prendere coscienza, guardare in faccia la realtà e, inevitabilmente, gettare la spugna?

Purtroppo, da parte mia solo domande e spunti di riflessione: non sono ancora giunta ad una risposta definitiva e forse non la raggiungerò mai totalmente. Ma come diceva Jobs:

«Se non lo avete ancora trovato, continuate a cercare.
Non vi fermate.
Come tutti gli affari di cuore, lo saprete quando lo troverete.
E, come nelle migliori relazioni, diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non l'avrete trovato.
Non fermatevi»
steve jobs: unire i puntini
Steve Jobs